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Mendrisiotto

bollettino N 43, 21 giugno 2018

22 giugno 2018

La conviviale si è svolta presso la magnifica cantina Meli in zona “Cantine di sotto” di Mendrisio.

Proprio il tema delle cantine è stato oggetto della prolusione di Veronica, che ha sapientemente illustrato le origini, la storia e le caratteristiche di queste particolari costruzioni del nostro territorio.

“Qui mi sorride l’angolo più bello della terra”: è l’epigrafe virgiliana che si legge sulla facciata di una delle tante cantine di Mendrisio. Già Hermann Hesse aveva conosciute questi “forzieri belli e misteriosi” e ne aveva apprezzato le caratteristiche durante il suo soggiorno in terra ticinese.

Le cantine sono l’espressione della tradizione contadina legata alle esigenze della viticoltura, ma rappresentano anche l’espressione della socialità del Mendrisiotto e della sua proverbiale cordialità. Addossate alla montagna, sfruttano le naturali correnti d’aria fredda provenienti dalle fessure della terra per creare un ambiente naturalmente temperato, nel quale conservare i prodotti caseari e il vino. 

I nuclei delle cantine sopravvivono ancora oggi a Mendrisio (senza dubbio le più importanti e numerose, ca. 120), Salorino e a Capolago addossate al piede del Monte Generoso e via via lungo le sponde del Ceresio fino a Caprino. Ma se ne trovano anche nel comprensorio del Monte San Giorgio, come a Tremona e a Rancate.

Di queste “grotte temperate”, chiamate anche “celle di Bacco”, si ha notizia fin dal Settecento. Alla metà dell’Ottocento, il numero di cantine di Mendrisio era pressoché pari a quello delle case del borgo!

La serata, baciata da un clima perfetto per un soggiorno in cantina, è stata allietata da un’ottima apero-cena a base di eccellente carne alla griglia e da un’atmosfera da autentica conviviale. 

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