Oggi, 3 luglio 2014, abbiamo visitato il museo della bicicletta a Riva S. Vitale, museo esposto presso il patriziato.

Il Presidente del Patriziato Sig Alberto Sassi ci ha mostrato il “torchio vinario” (in miniatura) dal quale la sala prende il nome, spiegandocene l’uso e la sua storia: questo tipo di torchio serviva per spremere le vinacce dopo la fermentazione alcolica, cioè al momento della svinatura nella vinificazione di uve rosse, oppure per ammostare direttamente l’uva nel caso in cui questa fosse bianca.

Abbiamo poi iniziato il tour del museo della bicicletta, spiegato nei minimi dettagli storici dal Sig Giovanni Vassalli, grande amante delle biciclette e ottimo falegname considerato che ha ricostruito con le sue mani una bicicletta ispirata a un modello del 1840, che è perfettamente funzionante.

E’ stata una visita molto interessante e istruttiva, abbiamo scoperto che molte biciclette venivano “adattate” a seconda della professione di chi le pedalava: c’era la bicicletta dell’ombrellaio, quella dell’arrotino, quella del muratore, del pescivendolo, del mugnaio, del panettiere… tutte perfettamente adattate con gli utensili del lavoro fissati direttamente alle loro due ruote.

Abbiamo vissuto credo tutti un bel pezzo di storia, oltre ad avere la sensazione che alcune di queste biciclette ci stessero spiegando la loro vita passata, coinvolgendoci nell’immaginarle attive e funzionanti nelle strade ticinesi di quasi un secolo fa.

A seguire siamo stati a cena presso il  grotto Pojana di Riva San Vitale.